In arrivo 33 miliardi di euro destinate al mezzogiorno d’Italia facente parte del Piano straordinario per il Sud che troverà la sintesi nei prossimi giorni con il premier Giuseppe Conte e sul quale tutti i ministri sono già da tempo impegnati.
Lo si apprende da una lunga intervista rilasciata dal ministro dei Trasporti e le Infrastrutture, Paola De Micheli, al “Mattino di Napoli” a firma di Nando Santonastaso.
Il Ministro parla di risorse già programmate che verranno trasformate in cantieri con una quota di investimenti pubblici, per il sud, che sarà il 50% del totale nazionale.
I 33 miliardi verranno destinati ad opere stradali, portuali, aeroportuali, idriche ed edili di cui 7,9 miliardi di euro saranno destinate alle ferrovie del mezzogiorno, contro i 7,5 miliardi di Centro e Settentrione messi insieme.
Ecco come verranno ripartite le risorse:
- un miliardo e 300 milioni sulla statale 106 Jonica;
- 650 milioni per le Provincie, su base nazionale, per le strade di loro competenza;
- 754 milioni per la Ragusa-Catania;
- 2 miliardi e 560 milioni per la Campania tra Alta velocità Napoli-Bari, upgrading infrastrutturale, nodo complesso di Pompei e soprattutto la bretellina di collegamento di San Giovanni a Teduccio con l’Alta velocità che conto di finanziarie entro il 2020;
- 479 milioni per Bari-Bitetto che verrà inaugurata nelle prossime settimane e il completamento del raddoppio della Pescara-Bari.
Sono, per il Ministro De Micheli, “priorità indiscutibili” con “la rete ferroviaria al primo posto, con la linea Napoli-Bari su tutto il resto (non a caso abbiano confermato proprio di recente il commissariamento). Ma anche con un impegno forte per nodi strategici come il collegamento ferroviario del porto di Gioia Tauro in Calabria: se parte finalmente questa enorme, bellissima infrastruttura decolla anche il resto della Calabria. La seconda linea guida è la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, con un piano di manutenzione straordinaria che stiamo definendo con l’Anas e i concessionari”, ha continuato il ministro.
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